ISTITUTO INTERNAZIONALE DI MEDIAZIONE

Deposita Una Mediazione

Regolamento

Risolvere un Tuo problema legale non è mai stato così facile

Caro lettore se anche tu sei stanco di attendere anni per risolvere una Tua controversia in materia di CONDOMINIO, DIRITTI REALI, CONTRATTI ASSICURATIVI, BANCARI E FINANZIARI, RISARCIMENTO DEI DANNI DERIVANTE DA RESPONSABILITA’ MEDICA E SANITARIA, DA DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA, RECUPERO CREDITI, allora leggi con attenzione quello che c’è scritto su questa pagina.
Affrontare una causa al giorno d’oggi può essere molto lungo e costoso. I tribunali sono inflazionati e per questo motivo il “sistema giustizia” italiano è inefficiente.
Questi sono i tempi che dovrai attendere per risolvere una tua controversia se scegli di andare in giudizio

3.332 giorni in media per i tre gradi giudizio, così suddivisi:

1000 giorni per il primo grado (Tribunale)

1338 giorni per il Secondo grado (Corte d’Appello)

994 giorni per il Terzo grado (Cassazione)

L’OCSE ha definito L’Italia come la maglia nera tra i Paesi dell’Ocse per la durata del processo civile.

(Sole 24 ore – 21 giugno 2013)
Inoltre in giudizio:
  • Non hai nessuna garanzia del risultato, ovvero, non puoi sapere sin dall’inizio se la tua pretesa verrà soddisfatta o meno 
  • I costi sono variabili e molto elevati 
  • I tempi possono anche essere superiori a quelli indicati qui sopr

OGGI C’E’ UN’ALTERNATIVA

PER LE TUE CONTROVERSIE SCEGLI LA MEDIAZIONE

CHI PUO’ ATTIVARE UNA MEDIAZIONE

Privati

Imprese

Enti pubblici

NB. E’ necessaria la presenza di un avvocato per avviare una mediazione. L’avvocato deve essere presente in ogni fase della procedura.
Nei confronti di chi può essere attivata una mediazione?La mediazione può essere attivata  sia nei confronti di un soggetto privato (cittadino o impresa) sia nei confronti di un soggetto pubblico (Comune o ente pubblico)

ECCO PERCHE’ SCEGLIERE LA MEDIAZIONE

La mediazione civile e commerciale è disciplinata dal Dlgs. 28/10.
  • Puoi risolvere una Tua controversia legale in meno di tre mesi;
  • Hai il pieno controllo sulla decisione finale, ovvero il contenuto dell’accordo è frutto della trattativa tra te e l’altra parte e non un’imposizione di un terzo (giudice) estraneo alla lite.
  • I costi sono prevedibili . Prima di cominciare una disputa sai già a quali spese vai incontro e non può essere richiesta una spesa maggiore;
  • Partecipi ala mediazione accompagnato dal Tuo legale di fiducia.
  • Benefici del credito d’imposta fino a 500 euro. Es. se la tua controversia è del valore di € 50.000 il costo per una mediazione obbligatoria  sarà  di € 477,95 (IVA Compresa). In caso di esito positivo della mediazione la somma si euro 477,95 ti verrà riconosciuta come credito di cui potrai beneficiare inserendo nella dichiarazione dei redditi la fattura rilasciata dall’organismo.
  • Ottieni un titolo idoneo all’espropriazione forzata al termine della procedura di conciliazione con il verbale sottoscritto da te, dall’altra parte dai legali e dal mediatore. Nessun passaggio ulteriore.
  • Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura.
  • Il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro entro il limite di valore di 50.000 euro, altrimenti l’imposta è dovuta per la parte eccedente.

COME FUNZIONA LA MEDIAZIONE

Il tentativo di mediazione finalizzato alla conciliazione si attiva mediante il deposito di un’istanza di mediazione  presso la sede territorialmente competente dell’organismo di mediazione e con l’assistenza obbligatoria di un legale. Su questo link puoi vedere le tariffe di mediazione. La segreteria dell’Organismo provvede a contattare la/le parti che s’intende convocare e fissa il primo incontro entro 30 giorni.  La conciliazione si svolge dinanzi al mediatore che aiuta le parti a trovare un accordo. Se necessario il mediatore può fissare altri incontri oppure può nominare un mediatore ausiliario per gli aspetti tecnici della controversia. Quando la conciliazione si conclude con un ACCORDO POSITIVO, sottoscritto dalle parti e dagli stessi avvocati costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, l’esecuzione per consegna e rilascio, l’esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonché per l’iscrizione di ipoteca giudiziale.

IN QUALI CONTROVERSIE PUOI ATTIVARE UNA MEDIAZIONE

Affitto d’aziende

Condominio

Comodato

Contratti assicurativi-bancari e finanziari

Diritti reali

Superficie

Enfiteusi

Usufrutto

Uso

Abitazione

Servitù

Divisioni

Locazione

Patti di famiglia

Recupero crediti

Risarcimento del danno derivante da:

Responsabilità Medica e Sanitaria

Diffamazione con mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità

Successioni ereditarie

nb: per condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilita’ medica e sanitaria e da diffamazione con mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicita’, contratti assicurativi, bancari e finanziari il tentativo di conciliazione è obbligatorio.

QUANDO E’ POSSIBILE ATTIVARE UNA MEDIAZIONE

  • Il tentativo di conciliazione è OBBLIGATORIO (dal 21 settembre 2013) per condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari a partire ed è condizione di procedibilità per un eventuale non auspicato giudizio. La condizione di procedibilità si ritiene assolta quando le parti, accompagnate dai legali abbiano svolto l’incontro programmatico dinanzi al mediatore e lo stesso sia fallito. 
  • La conciliazione può essere attivata VOLONTARIAMENTE dalle parti quale valida alternativa al giudizio ordinario per tutte le controversie civili e commerciali vertenti su diritti disponibili.  es. Recupero crediti, risarcimento del danno da vacanza rovinata etc..
  • La conciliazione può inoltre essere attivata in virtù di una CLAUSOLA CONTRATTUALE inserita in un CONTRATTO – ATTO COSTITUTIVO O STATUTO DI UN ENTE. Eccoti un esempio di clausola contrattuale : “Per ogni controversia relativa o comunque collegata all’esecuzione, interpretazione e risoluzione del presente contratto, le parti convengono sin da ora di tentare, prima di ogni altra iniziativa, la risoluzione bonaria della controversia attraverso il tentativo di conciliazione ex DLgs. 28/10 da espletarsi presso una delle sedi e secondo le modalità previste dal Regolamento di procedura, che le parti espressamente dichiarano di conoscere ed accettare integralmente, dell’Organismo di Mediazione IIMA – International Institute of Mediation and Arbitration, organismo non autonomo dell’associazione Mithra  sito in Roma, C.F.97661330585 – P.IVA 11712421004 , ed iscritto al n. 620 del Registro degli Organismi di mediazione tenuto presso il Ministero della Giustizia.  Il Regolamento, la modulistica e la tabelle delle indennità saranno quelle in vigore in vigore al momento dell’attivazione della procedura”.
  • DISPOSTA DAL GIUDICE , ovvero il giudice anche in appello può disporre alle parti di tentare la conciliazione. In questo caso la conciliazione è obbligatoria.

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